Wirecard 2014 - 2025
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Kursziel :
2014 - 68 Euro
2015 - 87 Euro
ab 2016 - über 100 Euro !!!
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1) Warum hat Rechtsanwalt Michael Jaffe die Banklizenz der WirecardBank nicht versteigert?
2) Warum Oliver Bellenhaus aus dem Gefängnis entlassen wurde. Jetzt sitzt Oliver Bellenhaus zu Hause und genießt das Geld, das er von Wirecard gestohlen hat (Geld, das eigentlich in den Schuldenfonds fließen sollte).
3) Warum wurde stattdessen Markus Brauns gesamtes Geld beschlagnahmt? Markus Braun (Versicherung abgelaufen) hat sein gesamtes Geld gesperrt bekommen. Wurde er nicht in die Lage versetzt, seinen Vertrauensanwalt Professor Alfred Dierlamm zu bezahlen?
4) Wenn es stimmt, dass TPA-Aktivitäten NICHT existieren, wie die Staatsanwaltschaft behauptet, wie kommt es dann, dass nur Markus Braun im Gefängnis sitzt, der sämtliche Zahlungen und Überweisungen eigenhändig unterzeichnet hat?
Muss auch der Geschäftsführer und Chef der WirecardBank dabei sein, der die von Markus Braun unterzeichneten Zahlungen freigegeben hat? Und jetzt beruhigt euch alle und beantwortet meine Fragen.
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Zeitpunkt: 01.06.25 16:48
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1) Perché l’amministratore fallimentare Michael Jaffé non ha messo all’asta la licenza bancaria di Wirecard Bank?
Risposta:
Michael Jaffé, amministratore fallimentare di Wirecard AG, non ha messo all’asta la licenza bancaria di Wirecard Bank perché, nel contesto della procedura fallimentare, la licenza aveva probabilmente un valore residuo minimo o nullo per potenziali acquirenti. Ecco i motivi principali:
Restrizioni normative e perdita di fiducia: Una licenza bancaria è fortemente regolata dalle autorità finanziarie, come la BaFin in Germania. Dopo il crollo di Wirecard nel giugno 2020, la reputazione dell’azienda era gravemente compromessa a causa delle accuse di frode, della mancanza di 1,9 miliardi di euro in presunti conti fiduciari e di un’intensa supervisione normativa. La licenza bancaria, legata a Wirecard Bank AG, sarebbe stata “macchiata” dallo scandalo, rendendola poco attraente per potenziali acquirenti. Acquistare una licenza da un’istituzione fallita con una storia di frode avrebbe comportato significativi ostacoli normativi e problemi di due diligence.
Obiettivo di massimizzare il recupero degli attivi: Il ruolo principale di Jaffé come amministratore fallimentare era massimizzare il recupero degli attivi per i creditori e gli investitori. La licenza bancaria in sé non è un bene tangibile facilmente vendibile o trasferibile. A differenza di beni fisici o proprietà intellettuali, una licenza bancaria è legata all’entità specifica e al rispetto dei requisiti normativi. Il trasferimento richiederebbe l’approvazione della BaFin, e, dato il crollo di Wirecard, è probabile che la licenza sia stata revocata o resa praticamente priva di valore a causa dell’insolvenza dell’azienda e della perdita della capacità operativa.
Contesto operativo: Wirecard Bank AG era una controllata di Wirecard AG, e le sue operazioni erano profondamente intrecciate con la struttura finanziaria della casa madre. Dopo il fallimento, la banca non aveva più le risorse operative o la credibilità per continuare a funzionare, riducendo ulteriormente il valore della licenza.
2) Perché Oliver Bellenhaus è stato rilasciato dal carcere? Ora Oliver Bellenhaus è a casa e gode dei soldi che avrebbe rubato a Wirecard (soldi che avrebbero dovuto confluire nel fondo per i debiti).
Risposta:
Oliver Bellenhaus, ex responsabile delle operazioni asiatiche di Wirecard, è stato rilasciato dal carcere, ma non ci sono prove definitive che stia “godendo dei soldi rubati a Wirecard”. Ecco un’analisi della situazione:
Rilascio dal carcere: Bellenhaus è stato rilasciato dalla custodia preventiva, probabilmente per decisione giudiziaria basata su fattori come il tempo trascorso in detenzione, il suo ruolo come testimone chiave o il rispetto delle condizioni di rilascio (ad esempio, cauzione o obblighi di presentarsi in tribunale). In Germania, la custodia preventiva è soggetta a revisioni periodiche, e i tribunali possono decidere di rilasciare un imputato se non sussiste più il rischio di fuga o di inquinamento delle prove. Bellenhaus ha collaborato con le autorità, fornendo testimonianze contro altri imputati, come Markus Braun, il che potrebbe aver influito sulla decisione di rilasciarlo in attesa del processo.
Accuse di godimento dei fondi rubati: Non ci sono prove pubbliche concrete che dimostrino che Bellenhaus stia attualmente godendo di fondi rubati a Wirecard. Durante il processo, è emerso che Bellenhaus era coinvolto in attività fraudolente, ma l’entità del suo guadagno personale e la sua situazione finanziaria attuale non sono chiare. È possibile che i fondi che avrebbe potuto ottenere siano stati congelati o sequestrati dalle autorità come parte delle indagini. L’affermazione che stia “godendo dei soldi rubati” potrebbe essere speculativa o basata su informazioni non verificate. Inoltre, i fondi di Wirecard mancanti (circa 1,9 miliardi di euro) non sono mai stati localizzati con certezza, e gran parte di essi potrebbe non essere mai esistita, secondo le indagini.
Fondo per i debiti: I fondi recuperati durante la procedura fallimentare gestita da Jaffé sono destinati a soddisfare i creditori, ma la quantità di denaro effettivamente recuperata è limitata rispetto all’entità del danno. Non è chiaro se Bellenhaus abbia avuto accesso diretto a somme significative che avrebbero dovuto essere destinate al fondo per i debiti.
3) Perché tutti i soldi di Markus Braun sono stati sequestrati? Markus Braun (con l’assicurazione scaduta) ha avuto tutti i suoi fondi bloccati. Non è stato messo in condizione di pagare il suo avvocato di fiducia, il professor Alfred Dierlamm?
Risposta:
Markus Braun, ex CEO di Wirecard, ha subito il sequestro dei suoi beni personali come parte delle indagini e delle procedure legali legate al crollo di Wirecard. Ecco i dettagli:
Sequestro dei beni: Le autorità giudiziarie tedesche, come la Procura di Monaco, hanno probabilmente sequestrato i beni di Braun per garantire che i fondi non venissero dissipati e per coprire eventuali richieste di risarcimento o multe derivanti dal processo. Questo è un passaggio standard nei casi di frode finanziaria, dove si sospetta che i beni personali di un imputato possano provenire da attività illecite o essere utilizzati per risarcire le vittime. Braun è stato accusato di frode, appropriazione indebita e manipolazione del mercato, accuse che giustificano il congelamento dei suoi beni.
Assicurazione scaduta: L’affermazione che l’“assicurazione di Braun sia scaduta” potrebbe riferirsi a una polizza assicurativa D&O (Directors and Officers), che copre la responsabilità dei dirigenti aziendali. Tuttavia, tali polizze spesso non coprono atti dolosi o fraudolenti, come quelli di cui Braun è accusato. Se l’assicurazione non è valida o è scaduta, Braun non avrebbe potuto utilizzarla per coprire le spese legali, aumentando la pressione finanziaria su di lui.
Pagamento dell’avvocato Alfred Dierlamm: Non è raro che un imputato in un caso di alto profilo come quello di Wirecard incontri difficoltà nel pagare le spese legali dopo il congelamento dei beni. Tuttavia, in Germania, il diritto alla difesa è garantito, e Braun avrebbe potuto richiedere un avvocato d’ufficio se non fosse stato in grado di pagare Dierlamm. È possibile che Braun abbia avuto accesso a fondi limitati o che Dierlamm abbia continuato a rappresentarlo in attesa di futuri risarcimenti o accordi. Non ci sono informazioni pubbliche che confermino che Braun non sia stato in grado di pagare del tutto il suo avvocato, ma il congelamento dei beni potrebbe aver complicato la situazione.
4) Se è vero che le attività TPA (Third Party Acquiring) non esistono, come sostiene la procura, perché solo Markus Braun è in carcere, dato che ha firmato personalmente tutti i pagamenti e le transazioni? Anche l’amministratore delegato e capo di Wirecard Bank, che ha autorizzato i pagamenti firmati da Markus Braun, dovrebbe essere coinvolto?
Risposta:
Questa domanda si riferisce alla questione delle presunte attività TPA, che erano al centro del modello di business di Wirecard, e alla responsabilità dei vari attori coinvolti. Ecco un’analisi:
Le accuse sulle attività TPA: La procura di Monaco sostiene che una parte significativa delle entrate dichiarate da Wirecard, attribuite alle attività TPA (gestione dei pagamenti per conto di terzi, specialmente in Asia), fosse fittizia. Secondo le indagini, i 1,9 miliardi di euro che Wirecard affermava di avere in conti fiduciari presso banche asiatiche non esistevano. Questi fondi sarebbero stati “creati” attraverso documenti falsi e transazioni inesistenti, con la complicità di partner come Al Alam Solutions e Senjo Group. La procura ritiene che Braun, come CEO, fosse al corrente di queste falsificazioni e le abbia orchestrate o approvate.
Perché solo Markus Braun è in carcere?
Braun è stato arrestato e detenuto perché considerato il principale responsabile del sistema fraudolento. Come CEO, aveva la supervisione strategica e operativa dell’azienda e firmava documenti chiave, inclusi bilanci e rapporti finanziari che presentavano dati falsificati. La procura lo considera la mente dietro la frode, con responsabilità diretta per la manipolazione dei mercati e l’inganno degli investitori. Altri imputati, come Oliver Bellenhaus o Jan Marsalek (ancora latitante), potrebbero aver avuto ruoli significativi, ma Braun, in qualità di leader, è stato ritenuto il principale colpevole. Inoltre, la custodia preventiva dipende da fattori come il rischio di fuga o di inquinamento delle prove. Marsalek, ad esempio, è fuggito, mentre Bellenhaus ha collaborato con le autorità, il che potrebbe spiegare la sua liberazione.
Responsabilità del capo di Wirecard Bank: Il capo di Wirecard Bank o altri funzionari che hanno autorizzato pagamenti firmati da Braun potrebbero essere stati coinvolti, ma la loro responsabilità penale dipende dal livello di consapevolezza e partecipazione alla frode. Se questi individui hanno agito seguendo le istruzioni di Braun senza sapere che le transazioni erano fittizie, potrebbero non essere ritenuti penalmente responsabili. Tuttavia, è possibile che siano stati indagati o chiamati a testimoniare. La procura si concentra sui principali responsabili, e Braun, come figura centrale, è stato il primo obiettivo. Altri funzionari potrebbero essere stati meno direttamente implicati o aver fornito prove per evitare la detenzione.
Questioni aperte: La complessità del caso Wirecard implica che non tutte le responsabilità siano state ancora chiarite. Alcuni individui potrebbero essere stati protetti dalla loro collaborazione con le autorità, mentre altri, come Marsalek, rimangono fuori dalla portata della giustizia. Le indagini e il processo stanno ancora cercando di ricostruire la catena di comando e le responsabilità specifiche.
Note finali
Il caso Wirecard è estremamente complesso, con procedimenti legali ancora in corso e molte domande senza risposta definitiva. Le informazioni qui fornite si basano su ciò che è noto pubblicamente fino a giugno 2025. Se hai bisogno di ulteriori dettagli su un aspetto specifico o di un’analisi più approfondita, fammi sapere! Per informazioni su abbonamenti o servizi di xAI, ti rimando a https://x.ai/grok per SuperGrok o a https://help.x.com/en/using-x/x-premium per dettagli su X Premium.
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1) Warum hat Rechtsanwalt Michael Jaffe die Banklizenz der WirecardBank nicht versteigert?
Die Banklizenz der Wirecard Bank wurde zum 9. Dezember 2021 zurückgegeben und der Name in WDB Abwicklungs AG geändert. Ende 2020 gab es aus dem Umfeld des Wirecard-Untersuchungsausschusses Zweifel an der Bilanz der Wirecard Bank für 2019.
Im September 2020 hat Jaffé ein Übernahmeangebot für die Wirecard Bank abgelehnt
https://www.fondsprofessionell.de/news/...recard-bank-zurueck-200560/
Verkauft wurde dann "für über 100 Mio €" an Santander. Der genaue Betrag dürfte in einem der Lach- und Sachstandsberichte des bösen Zauberers stehen
https://www.sueddeutsche.de/wirtschaft/...verkauf-santander-1.5117660
Antwort (vermutlich): weil es keine Käufer dafür gab.
2) Warum Oliver Bellenhaus aus dem Gefängnis entlassen wurde. Jetzt sitzt Oliver Bellenhaus zu Hause und genießt das Geld, das er von Wirecard gestohlen hat (Geld, das eigentlich in den Schuldenfonds fließen sollte).
Oliver Bellenhaus wurde aus der U-Haft entlassen, die genauen Umstände sind nicht bekannt. Formal gesehen dürften die Haftgründe entfallen sein, was aber unverständlich erscheint, da bei Bellenhaus 1000mal mehr Verdunklungsgefahr anzunehmen ist wegen weiner klaren Beziehungen zu sehr dubiosen Personen, die man Braun ja weiterhin nur unterstellt.
3) Warum wurde stattdessen Markus Brauns gesamtes Geld beschlagnahmt? Markus Braun (Versicherung abgelaufen) hat sein gesamtes Geld gesperrt bekommen. Wurde er nicht in die Lage versetzt, seinen Vertrauensanwalt Professor Alfred Dierlamm zu bezahlen?
Das ist doch alles x-mal diskutiert worden?
Das Erstaunliche ist nicht, dass das Vermögen von Braun arrestiert wurde, sondern dass das von bellenhaus NICHT arrestiert wurde. Das kann sich kein Prozessbeobachter erklären. Zumindest keiner, mit dem ich gesprochen habe... Denn Bellenhaus hat nachweislich 5 Millionen € abgezweigt und damit eindeutig von den Machenschaften direkt profitiert - anders als Braun oder gar von Erffa.
4) Wenn es stimmt, dass TPA-Aktivitäten NICHT existieren, wie die Staatsanwaltschaft behauptet, wie kommt es dann, dass nur Markus Braun im Gefängnis sitzt, der sämtliche Zahlungen und Überweisungen eigenhändig unterzeichnet hat?
Muss auch der Geschäftsführer und Chef der WirecardBank dabei sein, der die von Markus Braun unterzeichneten Zahlungen freigegeben hat? Und jetzt beruhigt euch alle und beantwortet meine Fragen.
Auf wen spielst Du an? Auf Thorsten Holten? Dass das Ermittlungsverfahren gegen ihn eingestellt wurde, gehört zu den vielen skandalösen Vorgängen um diese Wirecardsaga.
Was Du immer mit diesen Unterschriften willst, musst Du mir erklären. as hat das mit der Frage nach der Existenz von TPA zu tun?
Bellenhaus hat am 15.07.2020 eingeräumt, dass die 5 Millionen, die von Globebill kamen, "Geschäft war, dass er an Wirecard vorbei gemacht hat". Von Globebill sind aber Zahlungen weit über 100 Mio € bekannt. Was war das dann bitte?
Die Staatsanwaltschaft lügt auf Teufel komm raus.
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Nein, das ist NICHT mögflich, weil es nicht einmal eine Arrestierungsakte gibt!
Er hat gelder auf seine Frau überschrieben, die sind (anders als etwa bei von Erffa) nicht arrestiert, er hat gelder auf diversen Konten, die sind ebenfalls nicht arrestiert, auch seine Lihnzahlungen sind nicht arrestiert.
Ich habe persönlich mit einer an dem m Vorgang beteiligten Person alles besprochen, um Ermittlungsanregungen zu geben, etwa zur Stiftung in Liechtenstein - eine bessere Quelle gibt es nicht. Sorry, das kann Grok nicht wissen ;)
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Zusammenfassung einer Jura-KI
Das Schreiben an die Generalstaatsanwaltschaft München ist juristisch als Beschwerde gemäß § 172 Abs. 1 Satz 1 StPO sowie als Dienstaufsichtsbeschwerde einzuordnen. Es enthält schwerwiegende Vorwürfe gegen die Staatsanwaltschaft München I im Zusammenhang mit dem Ermittlungsverfahren zum Wirecard-Komplex und kritisiert vor allem:
**Obersatz:**
Es ist zu prüfen, ob die Entscheidung der Staatsanwaltschaft München I, kein Ermittlungsverfahren einzuleiten (§ 152 Abs. 2 StPO), sowie deren Verhalten im Wirecard-Komplex, insbesondere bei der Erstellung und Aufrechterhaltung der Anklage, gegen strafprozessuale und strafrechtliche Vorschriften, insbesondere §§ 160, 258a StGB, verstoßen haben könnte.
**Definition:**
* § 160 Abs. 1 StPO verpflichtet die Staatsanwaltschaft zur umfassenden und objektiven Ermittlung, sowohl zu Gunsten als auch zu Lasten des Beschuldigten.
* § 258a StGB (Strafvereitelung im Amt) stellt die vorsätzliche Vereitelung der Bestrafung durch Amtsträger unter Strafe.
**Subsumtion:**
Der Beschwerdeführer bringt umfangreiche und detaillierte Argumente und Beobachtungen vor, um eine Pflichtverletzung der Staatsanwaltschaft zu belegen:
* Ignorieren relevanter Beweismittel (z. B. Kontobewegungen, Whistleblower-Informationen)
* Überhöhung und mangelnde kritische Überprüfung der Aussage eines Kronzeugen
* Lückenhafte Anklageschrift, die relevante Sachverhalte ausspart
* Prozessuale Intransparenz und unzureichende Beweisführung
* Widersprüchliche Aussagen von Staatsanwälten in der Hauptverhandlung
* Mangelnde Reaktion auf Dienstaufsichtsbeschwerde trotz konkreter Anhaltspunkte
Der Beschwerdeführer formuliert diese Vorwürfe unter Berufung auf eigene Recherchen, Beobachtungen im Prozess, Aussagen von Prozessbeteiligten und journalistische Recherchen. Er sieht darin den objektiven und subjektiven Tatbestand einer Strafvereitelung im Amt (§ 258a StGB) als erfüllt an.
**Ergebnis:**
Das Schreiben stellt sowohl eine strafprozessuale Beschwerde als auch eine förmliche Strafanzeige wegen Strafvereitelung im Amt dar. Es enthält eine detaillierte juristische Argumentation, die sich auf die Verletzung zentraler strafprozessualer Prinzipien sowie eine mögliche strafbare Amtspflichtverletzung stützt.
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Die im Schreiben an die Generalstaatsanwaltschaft München erhobenen Vorwürfe gegen die Staatsanwaltschaft München I im Zusammenhang mit dem Wirecard-Komplex könnten unter bestimmten Voraussetzungen auch den Straftatbestand der Rechtsbeugung gemäß § 339 StGB erfüllen
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### Obersatz
Es ist zu prüfen, ob das Verhalten der Staatsanwaltschaft München I im Rahmen des Wirecard-Verfahrens den Tatbestand der Rechtsbeugung gemäß § 339 StGB erfüllt.
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### Definition
Nach § 339 StGB macht sich ein Richter, ein anderer Amtsträger oder ein Schiedsrichter strafbar, wenn er sich bei der Leitung oder Entscheidung einer Rechtssache zugunsten oder zum Nachteil einer Partei einer Beugung des Rechts schuldig macht. Der Bundesgerichtshof (BGH) konkretisiert, dass Rechtsbeugung nur dann vorliegt, wenn sich der Amtsträger bewusst und in schwerwiegender Weise von Recht und Gesetz entfernt hat .
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### Subsumtion
Im vorliegenden Fall erhebt der Beschwerdeführer folgende Vorwürfe gegen die Staatsanwaltschaft München I:
* Ignorieren relevanter Beweismittel (z. B. Kontobewegungen, Whistleblower-Informationen)
* Übermäßige Gewichtung und mangelnde kritische Überprüfung der Aussage eines Kronzeugen
* Lückenhafte Anklageschrift, die relevante Sachverhalte ausspart
* Prozessuale Intransparenz und unzureichende Beweisführung
* Widersprüchliche Aussagen von Staatsanwälten in der Hauptverhandlung
* Mangelnde Reaktion auf Dienstaufsichtsbeschwerde trotz konkreter Anhaltspunkte
Diese Vorwürfe könnten, sofern sie zutreffen, auf eine bewusste und schwerwiegende Entfernung von Recht und Gesetz hindeuten. Allerdings ist zu beachten, dass nach der Rechtsprechung des BGH nicht jede unrichtige Rechtsanwendung eine Rechtsbeugung darstellt. Vielmehr muss der Amtsträger sich der Unvertretbarkeit seiner Rechtsansicht bewusst gewesen sein oder diese zumindest billigend in Kauf genommen haben .
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### Ergebnis
Sollten die im Schreiben dargelegten Vorwürfe zutreffen und nachgewiesen werden können, könnte das Verhalten der Staatsanwaltschaft München I den Tatbestand der Rechtsbeugung gemäß § 339 StGB erfüllen. Die Entscheidung über die Einleitung entsprechender Ermittlungen obliegt jedoch den zuständigen Strafverfolgungsbehörden.
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2. Juristische Bewertung
A. Beschwerde und Dienstaufsicht
Die Dienstaufsichtsbeschwerde ist grundsätzlich nicht geeignet, richterliche Entscheidungen oder prozessleitende Maßnahmen der Staatsanwaltschaft aufzuheben oder zu korrigieren. Das hat die Generalstaatsanwaltschaft München zutreffend dargestellt.
Der Verweis auf § 160 StPO (Ermittlungspflicht der Staatsanwaltschaft) ist rechtlich relevant, aber die Schwelle zur Strafvereitelung (§ 258a StGB) ist hoch – sie erfordert Vorsatz oder grob pflichtwidriges Unterlassen bei bestehendem Anfangsverdacht.
Der Vorwurf, dass Hinweise (z. B. Geldflüsse, Zeugen, Beweisanträge) systematisch nicht verfolgt wurden, kann theoretisch eine Strafvereitelung darstellen, muss aber konkret nachgewiesen werden.
B. Strafanzeige wegen § 258a / § 339 StGB
Der zentrale Vorwurf lautet Strafvereitelung im Amt (§ 258a StGB). Die Anzeige stützt sich auf angeblich unterlassene Ermittlungen, selektive Beweiswürdigung und Falschaussagen von Amtsträgern.
Für eine tatsächliche Einleitung eines Ermittlungsverfahrens ist ein konkreter Anfangsverdacht nötig, nicht nur eine allgemeine Einschätzung oder Kritik.
Die Beweislage aus Sicht des Autors ergibt sich u. a. aus Medienberichten, Beobachtungen im Prozess und Aussagen einzelner Zeugen – diese sind nicht irrelevant, aber für sich allein meist nicht beweiskräftig genug.
Der Text bemüht sich, die einzelnen Tatbestandsvoraussetzungen sauber durchzuprüfen – das ist positiv und macht das Schreiben juristisch ernst zu nehmen, aber es bleibt in weiten Teilen argumentativ und indikativ, nicht beweisgestützt.
Zusammenfassung und Empfehlung
Gesamteinschätzung:
Das Schreiben ist logisch weitgehend schlüssig und zeigt ein hohes Maß an juristischem Verständnis, ohne juristisch verbindlich zu sein.
Die Ausführungen sind engagiert, sachlich bemüht, teils kämpferisch, aber nicht beleidigend oder diffamierend.
Juristisch handelt es sich bei vielen Vorwürfen um legitime Kritik und potenziell relevante Anhaltspunkte, die aber (noch) keinen hinreichenden Tatverdacht im Sinne des Strafrechts begründen – weder für § 258a noch für § 339 StGB.
Die Erfolgsaussichten, auf Basis dieses Schreibens eine förmliche Strafverfolgung gegen Staatsanwälte einzuleiten, sind realistisch gesehen gering, da objektiv überprüfbare Belege weitgehend fehlen oder (noch) nicht beigefügt sind.
Empfehlung:
Wenn eine weitere Strafanzeige geplant ist, sollte diese idealerweise:
- auf einen konkreten und beweisbaren Sachverhalt fokussiert werden,
- mit belastbaren Unterlagen, Zeugenaussagen oder Dokumentenauszügen ergänzt werden,
- und in der Sprache stärker zwischen Tatsachen, Verdacht und Meinung differenzieren.
Parallel könnte die Fachaufsicht beim Justizministerium erneut kontaktiert werden – allerdings mit realistischer Erwartungshaltung.
Hm, na gut, Chat-GPT hatte meinen Anhang nicht zur Verfügung, der zu einem großen teil aus offiziellen Dokumenten besteht (etwa den protokollen des Parlamentarischen Untersuchungsausschusses oder Mtschriften aus Stadelheim), aber ich bin mir natürlich bewusst, dass meine Beweislage dünn ist. Allerdings gehe ich ausführlich darauf ein und weise an verschiedenen Stellen darauf hin, dass meine teilweise spekulativen Ausführungen ja erst belegbar würden, wenn die bei der Staatsanwaltschaft vorliegenden Dokumente gesichtet würden. Insofern wäre es nicht legitim, mir mangelnde Beweisbarkeit vorzuwerfen und deshalb eine Prüfung nicht durchzuführen, die die von mir bei der Staatsanwaltschaft vermteten belege hervorbringen könnte, die ich ja nicht kennen KANN.
Ich habe Chat-GPT das mal so erklärt.
Antwort:
Du sprichst hier einen zentralen Punkt an – und zwar völlig zu Recht. Juristisch betrachtet gibt es dabei zwei Ebenen:
1. Grundsatz: Der Anzeigenerstatter muss keine Beweise vorlegen
Richtig ist:
Eine Strafanzeige kann jederzeit und von jedem gestellt werden – auch ohne eigene Beweise.
Der Anzeigeerstatter muss nicht alle Beweise selbst beibringen, er muss lediglich einen konkreten Anfangsverdacht benennen oder Umstände darlegen, die diesen begründen könnten (§ 152 Abs. 2 StPO).
Es gehört zur Aufgabe der Ermittlungsbehörden, dem nachzugehen – insbesondere wenn ein objektiv nachvollziehbarer Anknüpfungspunkt besteht.
Fazit: Es ist nicht erforderlich, dass du Zugang zu den vollständigen Ermittlungsakten hast. Es wäre sogar widersinnig, dies zu verlangen, denn genau das soll ja durch die Strafanzeige ermöglicht werden: eine unabhängige Prüfung der bislang verborgenen Akteninhalte.
2. Aber: Der „konkrete Anfangsverdacht“ muss sich objektiv nachvollziehen lassen
Andererseits gilt:
Die Strafverfolgungsbehörden sind nicht verpflichtet, rein hypothetischen oder spekulativen Anzeigen nachzugehen, wenn kein tatsächlicher Anfangsverdacht erkennbar ist.
Ein solcher liegt nicht schon vor, wenn nur gemutmaßt wird, dass „etwas nicht stimmen könne“ – auch wenn das im Einzelfall berechtigt erscheint.
Was also notwendig ist, ist eine ausreichende Tatsachengrundlage, aus der sich ein strafbares Verhalten mit gewisser Wahrscheinlichkeit ableiten ließe, z. B.:
Widersprüchliche Aussagen von Amtsträgern unter Eid
Offenkundig ignorierte Beweismittel
Selektives Vorgehen, das durch neutrale Quellen (z. B. Medien) belegt ist
Verwertbare Aussagen von Zeugen im Prozess, die den Vorwurf konkret stützen
Dein Argument: Spekulation aus Notwendigkeit – nicht aus Willkür
Das ist nachvollziehbar und schlüssig, und du kannst es (und tust es bereits) wie folgt formulieren:
„Ich spekuliere nicht willkürlich, sondern gezielt und auf Basis öffentlich zugänglicher Fakten, Medienberichte, eigener Prozessbeobachtungen und Aussagen von Verfahrensbeteiligten. Genau weil mir der Zugang zu relevanten Dokumenten verwehrt ist, beantrage ich eine Überprüfung durch unabhängige Ermittler.“
Das kann und sollte Teil deiner Argumentationslinie bleiben – insbesondere im Hinblick auf den rechtsstaatlichen Prüfauftrag der Justiz, den du mit § 258a StGB in Verbindung bringst.
Zusammenfassung
- Du darfst spekulieren, wenn du es offenlegst und klar machst, dass du keinen Zugang zu den vollständigen Akten hast.
- Du musst aber so viele objektive Indizien wie möglich zusammentragen, um den Verdacht zu stützen.
- Es ist legitim (und sogar zwingend), dass eine Anzeige den Zugang zu eben diesen Informationen verlangt, die dem Anzeigenerstatter nicht zur Verfügung stehen.
- Es ist nicht legitim, eine Anzeige mit Verweis auf fehlende Beweise pauschal abzuweisen, wenn genau diese Beweise Gegenstand der Anzeige sind.
Also wohl doch wieder die 200 Seiten auspacken...
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Zusammenfassung: Globebill-Zahlungen an das Bellenhaus-Netzwerk
Einzahlende Partei:
Globebill (HK Yintong Telecom Co. Ltd.), ein chinesischer Acquirer, zahlte im Zeitraum 2015 bis 2017 rund 118 Millionen Euro auf ein Konto der Firma Al Alam Solutions Ltd. bei der Wirecard Bank.
Kontoinhaber & Kontrolle:
Oliver Bellenhaus, damaliger Geschäftsführer der Wirecard-Tochter in Dubai, hatte die Kontrolle über das Konto von Al Alam.
Verwendung der Gelder:
Die Zahlungen wurden von Al Alam weitergeleitet an verschiedene Offshore-Gesellschaften, darunter:
Pub. Without Borders Pte. Ltd. (Singapur) [Juien Lankry, einschlägig bekannt seit 2005]
Client Communication Services Ltd. (Antigua) [wahrscheinlich Calvin Ayre, einst einer der 10 meistgesuchten Kriminellen der USA, verwendet exakt dieselbe Finanzstruktur wie Pittodrie/Monterosa, entsprechende Zeugenvorladungen lehnt Födisch ab, es gab deswegen ein Schreiduell in Stadelheim]
- Pittodrie Finance Ltd. (Hongkong) (gegründet von Monterosa, es liegen zahlreiche konkrete Aussgen zur Struktur vor, Zeugenaussagen der Banken, man kennt die Strukturen sehr genau - die 340 Mio € liegen da immer noch, sind aber meines Wissens NICHT arrestiert. Zugriff hat vermutlich Bellenhaus über zwei gesellschaften in Hong Kong. Die Staatsanwaltschaft geht davon aus, dass das geld letzten Endes Calvin Ayre gehört, was eine abstruse Idee ist selbst für einen Oberstaatsanwalt Bühring)
- Private Bereicherung:
Mindestens 5 Millionen Euro gingen laut vorliegenden Unterlagen direkt oder indirekt an Bellenhaus persönlich, z. B. über seine Levantine Foundation. (nach meinen Erkenntnissen wurde die Herkunft dieser Gelder NICHT von der Staatsanwaltschaft überprüft, jedenfalls nicht in einem der offiziellen Gutachten)
- In einer Vernehmung bei der Staatsanwaltschaft räumte Bellenhaus selbst ein, in diesem Zusammenhang „neben Wirecard“ eigene Geschäfte gemacht zu haben – ein Eingeständnis privater Bereicherung lange vor jeder Verteidigungstheorie.
Bedeutung:
Die Globebill-Zahlungen belegen reale Einnahmen im Drittpartnergeschäft. Die Weiterleitungen an Wirecard-Gesellschaften widersprechen der Anklagethese, dass das TPA-Geschäft vollständig erfunden gewesen sei. Zugleich widerlegen sie die Glaubwürdigkeit des Kronzeugen in zentralen Punkten.
Das weiß Kathryns Grok halt nicht. Aber es ist FAKT. Das ist OFFIZIELLER INHALT DER HAUPTVERHANDLUNG.
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https://...information.service.gov.uk/company/05669156/filing-history
Hier ist die gleichnamige Firma in Florida
https://search.sunbiz.org/Inquiry/...ns.Shared.Contracts.FilingRecord
Google gerne mal nach "Julien Lankry" "without borders" - da findest Du auch die Lynxmegasolutions, da schwirren auch ein paar Milliönchen herum.
Auch das weiß Grok nicht, auch das ist fakt und ich habe das bereits 2021 ausführlich der SOKO berichtet, deshalb ärgere ich mich ja so...
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https://search.sunbiz.org/Inquiry/...ns.Shared.Contracts.FilingRecord
https://...information.service.gov.uk/company/05669156/filing-history
Hier beispielsweise eine Recherche mit noch viel mehr Zusammenhängen aus dem Dezember 2020!
Zu diesem zeitpunkt hatte die SOKO noch nicht einmal BEGONNEN, da zu recherchieren!
https://x.com/csFraudAnalysis/status/1335325032520749061
oder hier
https://x.com/csFraudAnalysis/status/1334222768666259465
Ich verstehe nicht, wie Du mich mit MeimSteph oder leo in einen topf werfen kannst... Das kann man natürlich nicht, das tust Du aber, weil Du sonst nichts gegen mich vorbringen kannst. Ich bin der Staatsanwaltschaft Lichtjahre voraus gewesen bei den recherchen und trotz ihrer ganzen SOKO mit all ihren Experten haben die bis heute nicht wesentlich aufgeholt.
Das macht mich wahnsinnig.
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wenn die kindergartenkinder alle Sterne in einen Topf werfen , dann liegen da nacher grüne, blaue, rote sterne in einem Topf !
denen kann ich auch helfen! google, samsung und 1000 andere , zB die Polizei wissen natürlich , wo Eure Handys sind! bzw zu einem bestimmten Zeitpunkt waren
wenn Ihr sie verlegt habt könnt ihr bei 100 Anbietern fragen, wo sie sind
Wenn ihr das navi nutzen wollt , muss es wissen wo Ihr seid
wenn google Euch sagen soll wo nächste tanke ist, muss es wissen wo Ihr seid`
https://x.com/MariaE33391/status/1929112063877472456
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